sabato 4 aprile 2009

La gente è strana..

In un attimo, senza preavviso, senza volerlo, era tornata ad essere la solita di sempre.. brusca, distante, fredda, assente con la testa e con il cuore.. si era sottratta a quell' abbraccio, aveva lasciato dietro di se quegli occhi, aveva allontanato quelle mani dal suo corpo, quelle labbra dal suo viso.. si era voltata.. imbronciata come una bambina fissava senza vedere ciò che accadeva al di là del vetro.. veloci due lacrime erano salite a rigarle il volto.. odiava piangere davanti a chiunque, figuriamoci davanti a lui! Il cuore le stava scoppiando, un grido soffocato in gola, un dolore atroce all' addome.. quel male fisico che da tempo non l' abbandonava mai.. avrebbe voluto urlare, avrebbe voluto farsi tanto male per smettere di sentirsi.. ma perché nessuno poteva capire? Perché nessuno la portava via lontano da tutti e da tutto? Perché nessuno la curava?
"Hai paura? Dimmi di cosa hai paura.." .. aveva una paura tremenda, era terrorizzata, era spaventata.. ma nessuno avrebbe potuto vivere la sua vita al suo posto.. perché lei non era una qualsiasi altra persona al mondo? Perché proprio lei doveva essere così tremendamente sbagliata? Avrebbe voluto essere una di quelle ragazze che incontrava per la strada, all' università, alla fermata della metro.. cosi' carine, coraggiose, sicure di loro stesse, simpatiche, adatte.. lei era un fallimento totale in tutto..
Poi lui l' aveva afferrata e l' aveva stretta forte forte a sé.. come poteva volerle bene? Per quale assurda ragione? Chissà se poi era vero.. Quegli occhi che la guardavano.. così belli non ne aveva mai visti.. il suo profumo.. la sua pelle.. era cosi' dolce.. avrebbe mai potuto prenderla in giro?
Lei non sapeva cosa fosse l' amore..cosa significasse abbracciare o baciare qualcuno.. forse piano piano lo stava imparando.. era terrorizzata perché non sapeva cosa voleva..cosa sentiva..e come sarebbe andata.. sempre a chiedersi se la parola detta era giusta, a controllare se ci fosse qualcuno a guardarla, con la paura di sbagliare, di essere banale, di non essere giusta.. ma voglio dire, certo che la gente è strana.. miei cari lettori, come si può' sapere come andrà qualcosa se non la si vive fino in fondo? Vivendola la plasmi..Si si, puoi farti male.. ma solo la morte mette fine al dolore.. vivi.. giocatela come puoi..

2 commenti:

Jivri'l ha detto...

Dio come rendi bene a parole i sentimenti di una donna confusa del proprio essere, dei propri sentimenti... già, perchè molte volte non viviamo la nostra storia solo per paura di essere inadatti, sbagliati? Per paura forse... in ogni modo, complimenti per il titolo del blog, è molto suggestivo...

Chiara ha detto...

ma grazie!!!=)diciamo che scrivo solo ciò che sento.. e dal tuo commento devo dedurre di non essere l' unica a provare queste sensazioni.. bè un po' mi rincuora.. non esperienza in questo campo e spesso osservando le altre ragazze mi chiedo come facciano ad essere tutte così tranquille e felici! Forse solo apparenza.. nessuno sa cosa ognuno cela nell' anima.. bè per quanto riguarda il titolo, i complimenti vanno ad un grande poeta del '900 italiano, Fabrizio De André, è una frase presa dalla sua celeberrima "Via del Campo"!! Un bacio e grazie di essere passata.. spero di poter passare presto anch' io da te! ;)