domenica 12 aprile 2009

Qual'é l'assurdo motivo di tutto ciò???????????
Vorrei che qualcuno me lo spiegasse, perché io proprio non riesco a capire..

Dedicato a te..


Perché?

Sentirsi inutili ed impotenti. Giacere nell' apatia la più distruttiva, incapaci di provar alcun minimo fremito, interesse per cose o persone.. immobili, protesi verso il più piccolo rumore che non c'é.. assenza di qualsivoglia sensazione, pensiero, stimolo.. non sentirsi.. perdersi nell' ascolto di un corpo assente a se stesso.. soli.. rincuorati solo dal battito cardiaco, che cancella ogni dubbio sulla morte biologica. L'altra però non ti abbandona mai. La morte del tuo essere. Ti chiedi se davvero esisti, ma il più urgente interrogativo che ti si spegne in gola è : "Perché?"

venerdì 10 aprile 2009





Accadono delle cose nella vita che ti costringono a fermarti,a riflettere,a capire dove stai andando e come ci stai andando..delle cose che ti obbligano a ristabilire delle priorità,a resettare tutto e a iniziare una nuova pagina. E' quello credo stia accadendo in questi giorni a tutti quelli che non sono coinvolti, lo sono indirettamente o direttamente nella tragedia seguita al terremoto del 6/04/2009 in territorio abruzzese.



Io lo sono indirettamente, in quanto molti dei miei amici erano, causa studi, all' Aquila.



Alle ore 3.32 avverto nel mio appartamento una scossa di terremoto..svegliata di soprassalto corro da mio fratello e dopo aver aspettato la fine, ci vestiamo per uscire. Risaliamo circa mezz' ora dopo.. ancora non sapevo che da lì a poco si sarebbe scatenata una terribile emergenza. Accendo la tv e apprendo quello che tutti ormai sapete. Ma non immaginavo le conseguenze. Il pensiero corre subito ai ragazzi che conosco che studiano lì, e cerco invano di rintracciarli. Verso meta' pomeriggio e nei giorni seguenti riesco a mettermi in contatto con tutti e a ricevere informazioni tranquillizzanti sul loro stato di salute. Con tutti. Tranne con uno. Ancora fisso il messaggio inviato da me e dalla mia amica al nostro amico Luca, appresa la notizia del crollo della casa dello studente, ignare di quello che avremmo appreso nelle ore seguenti. Ricordo ancora che sicure di ricevere una risposta immediata abbiamo inviato quel messaggio. Sicure perché mai sarebbe potuta accadere una cosa del genere a Luca. Non che sarebbe stato giusto se fosse accaduta a qualcun' altro, assolutamente no, ma le cose cambiano quando si tratta di una persona che conosci da ormai otto anni, con il quale hai condiviso meta' della tua vita scolastica fin' ora vissuta. Da quella notte non ho più chiuso occhio, ho passato le giornate al telefono con i miei amici aspettando e dando notizie nell' affannosa speranza di un esito positivo, e guardando i servizi televisivi portati avanti da giornalisti INCAPACI DI SVOLGERE IL LORO LAVORO, INSENSIBILI ALLE DISGRAZIE ALTRUI, CARENTI DI INTELLIGENZA EMOTIVA E NON SOLO, AMANTI DEL PARLARE PER IL PARLARE, LA CUI AMORALITÀ' HA PERMESSO CHE FOSSERO TRASMESSI SERVIZI PRIVI DI INFORMAZIONI, RICCHI DI GOSSIP E NOTIZIE NON ACCERTATE COME QUELLE A CUI AVETE ASSISTITO IN QUESTI GIORNI.



Fino all' ultimo non ho mai smesso di sperare, mai mai mai e poi mai..e a chi mi diceva che ormai non c'erano possibilità rispondevo che non potevo smettere di sperare, perché magari Luca in quel momento stava lottando per la sua vita e questo avrebbe significato abbandonarlo, non credere in lui. Anche quando nelle prime ore della mattina del 9/04/2009 mi hanno comunicato la notizia del ritrovamento del corpo privo di vita, non ci ho creduto..ho pensato che avessero sbagliato il riconoscimento, ho pensato che Luca fosse da qualsiasi altra parte ma che di certo non fosse il suo corpo quello. E invece no. Poi ho dovuto crederci pur non volendo. Ricordo la sensazione stranissima che ho avuto percorrendo il vialetto del cimitero.. camminavo ma era come se le mie gambe si rifiutassero, come se volessero farmi voltare indietro e scappare, come se procedessi contro un vento fortissimo che rallentava i miei movimenti. Davanti allo strazio della famiglia ho capito che non c' era più nulla da fare.. davanti a quella bara con su scritto : "Luca: 1989-2009". Ma ancora non ci credo, non posso crederci..non è possibile che quel ragazzo cosi' solare, sempre con il sorriso sulle labbra ( e che sorriso..ihihi..a 365 denti stile julia roberts ) non ci sia più. Oggi il funerale è stato un duro impatto con la realtà.. vedere quella bara, la sua dolcissima ragazza non volersene più staccare, i suoi cari abbandonarsi ad un dolore che non conosce limite.. uno dei suoi amici dargli l' ultimo saluto come a Luca di sicuro avrebbe fatto piacere.. ma Luca il suo segno lo ha lasciato, perché grazie a Dio è nata la bellissima Marta, di cui Luca di sicuro seguirà i passi vigile come avrebbe fatto se solo avesse potuto. Per me, come per tanti altri, Luca non è morto..è qui sempre con noi..quello che possiamo fare e non dimenticarlo e portarlo sempre nel nostro cuore..



Vorrei ricordarlo, come l' ho sempre conosciuto..con il sorriso e con quella sua immensa simpatia..
Mi stringo inoltre intorno a tutte le famiglie delle vittime e delle persone che hanno salva solo la vita perché hanno perso tutto il resto..
Purtroppo è dovuta accadere una cosa del genere, perché capissi che non si deve dare nulla per scontato, spesso non si dimostra alle persone il proprio affetto, o si litiga per stupidaggini o ci si impunta, pensando che loro tanto ci siano sempre..ma non è così.. davvero si dovrebbe vivere sempre come se fosse l' ultimo giorno e si dovrebbe amare come se fosse per sempre..



sabato 4 aprile 2009

La gente è strana..

In un attimo, senza preavviso, senza volerlo, era tornata ad essere la solita di sempre.. brusca, distante, fredda, assente con la testa e con il cuore.. si era sottratta a quell' abbraccio, aveva lasciato dietro di se quegli occhi, aveva allontanato quelle mani dal suo corpo, quelle labbra dal suo viso.. si era voltata.. imbronciata come una bambina fissava senza vedere ciò che accadeva al di là del vetro.. veloci due lacrime erano salite a rigarle il volto.. odiava piangere davanti a chiunque, figuriamoci davanti a lui! Il cuore le stava scoppiando, un grido soffocato in gola, un dolore atroce all' addome.. quel male fisico che da tempo non l' abbandonava mai.. avrebbe voluto urlare, avrebbe voluto farsi tanto male per smettere di sentirsi.. ma perché nessuno poteva capire? Perché nessuno la portava via lontano da tutti e da tutto? Perché nessuno la curava?
"Hai paura? Dimmi di cosa hai paura.." .. aveva una paura tremenda, era terrorizzata, era spaventata.. ma nessuno avrebbe potuto vivere la sua vita al suo posto.. perché lei non era una qualsiasi altra persona al mondo? Perché proprio lei doveva essere così tremendamente sbagliata? Avrebbe voluto essere una di quelle ragazze che incontrava per la strada, all' università, alla fermata della metro.. cosi' carine, coraggiose, sicure di loro stesse, simpatiche, adatte.. lei era un fallimento totale in tutto..
Poi lui l' aveva afferrata e l' aveva stretta forte forte a sé.. come poteva volerle bene? Per quale assurda ragione? Chissà se poi era vero.. Quegli occhi che la guardavano.. così belli non ne aveva mai visti.. il suo profumo.. la sua pelle.. era cosi' dolce.. avrebbe mai potuto prenderla in giro?
Lei non sapeva cosa fosse l' amore..cosa significasse abbracciare o baciare qualcuno.. forse piano piano lo stava imparando.. era terrorizzata perché non sapeva cosa voleva..cosa sentiva..e come sarebbe andata.. sempre a chiedersi se la parola detta era giusta, a controllare se ci fosse qualcuno a guardarla, con la paura di sbagliare, di essere banale, di non essere giusta.. ma voglio dire, certo che la gente è strana.. miei cari lettori, come si può' sapere come andrà qualcosa se non la si vive fino in fondo? Vivendola la plasmi..Si si, puoi farti male.. ma solo la morte mette fine al dolore.. vivi.. giocatela come puoi..

Niente è per sempre

Dici che i tuoi fiori
si sono rovinati
non hai abilità
questa nazione è brutta
ti fa sentire asciutta
senza volontà
e gioca a fare Dio
manipolando il tuo DNA
così se vuoi cambiare
invece resti uguale
per l'eternità
ma non c'è niente
che sia per sempre
perciò se è da un po'
che stai così male
il tuo diploma in fallimento
è una laurea per reagire
puoi finger bene
ma so che hai fame
tutto è efficacia
e razionalità
niente può stupire
e non è certo il tempo
quello che ti invecchia
e ti fa morire
ma tu rifiuti di ascoltare
ogni segnale
che ti può cambiare
perchè ti fa paura
quello che succederà
se poi ti senti uguale
ma non c'è niente
che sia per sempre
perciò se è da un po'
che stai così male
il tuo diploma in fallimento
è una laurea per reagire
sai finger bene
ma so che hai fame
non è niente
non è per sempre
è troppo ormai
che stai così male
il tuo diploma in fallimento
è una laurea per reagire
non è niente
non è per sempre